Prendersi cura di sé
è un gesto di cura
anche verso gli altri

Mi occupo di consulenza e sostegno psicologico con giovani e adulti, di consulenza ai genitori e alle coppie. Utilizzo il Training Autogeno sia come tecnica di rilassamento, sia come strumento che aiuta ad ottenere una maggior consapevolezza di sé e senso di efficacia.

Dal 1995 sono iscritta all'Albo e all'Ordine degli Psicologi della Regione Veneto con il n. 2178

Mi sono laureata in Psicologia ad indirizzo Clinico e di Comunità nel 1992, presso l'Università degli Studi di Padova, e ho realizzato il tirocinio abilitante alla professione in I Divisione di Lungodegenza Psichiatrica dell'Ospedale dei Colli della stessa città. Per alcuni anni ho continuato a collaborare come psicologa frequentatrice presso la medesima struttura, interessandomi agli interventi con i gruppi e all'uso di alcune tecniche di Arteterapia con i pazienti.

Ho iniziato la mia vita professionale occupandomi di genitorialità e lavorando nell'ambito di servizi educativi, che favoriscono l'incontro tra famiglie con figli 0-6 anni. In Ariele Psicoterapia (Associazione Italiana di Psicoterapia Psicoanalitica individuale gruppale istituzionale) ho approfondito la mia formazione sul tema, partecipando al percorso La famiglia protagonista e il sostegno alla genitorialità, di I e II livello.
Mi sono quindi dedicata alla progettazione e realizzazione di momenti formativi, che potessero essere soprattutto occasioni di scambio e confronto in gruppo, e alla consulenza psicoeducativa per genitori con figli 0-18 anni.

Per molti anni ho accompagnato nel lavoro educativo operatori del sociale, coordinando servizi e supervisionando gruppi di lavoro, e oggi svolgo funzioni dirigenziali nell'ambito della Cooperativa sociale La Bottega dei Ragazzi di Padova.

Le esperienze di vita e la passione per teatro, yoga e meditazione mi hanno avvicinata con un'attenzione rinnovata alla dimensione del corpo, al contatto con la natura e al tema dell'equilibrio interiore. Da qui il desiderio di approfondire i miei studi e la formazione presso il C.I.S.S.P.A.T. (Centro Italiano Studio Sviluppo Psicoterapie a Breve Termine, riconosciuto dal MURST con D.M. del 29.01.2001), dove sono attualmente iscritta alla Scuola quadriennale di specializzazione in Psicoterapia.
Sono operatrice di Training Autogeno e abilitata all’utilizzo del Lϋscher test (test dei colori).
" […] più una persona riesce a ridere quando è felice, a piangere quando è triste, ad usare la rabbia per porre limiti precisi, a fare l'amore appassionatamente a dare e ricevere tenerezza in modo pieno e aperto, più lontana si pone dalla sofferenza. E più gioia di vivere si ha, più si riesce ad essere generosi con gli altri"  McCullough Vaillant, Changing character,1997

Credo che prendere contatto con le proprie emozioni sia il primo passo che può condurre ad una vita piena e soddisfacente. A volte non ci si riesce, perché alcune caratteristiche personali, le esperienze di relazione, la cultura hanno contribuito ad allontanarci dal nostro essere più profondo e a non riconoscere più ciò che siamo o vogliamo davvero.

Intraprendere un percorso psicologico significa iniziare una relazione nuova, che permetta di mettersi in ascolto di sé in uno spazio e tempo protetto, in cui sia possibile dire, pensare, sentire tutto quello che spesso si lascia correre via o si nasconde nel più profondo.

E’ affidarsi, o imparare ad affidarsi, a qualcuno che può starci a fianco, con attenzione, cura e competenza finché comprendiamo la natura del malessere, la confusione, la preoccupazione eccessiva, che ci impediscono di stare bene, di godere delle relazioni che abbiamo o di chiudere quelle che ci fanno stare male, di sentirsi più liberi.

E' una relazione che si fonda sul rispetto dell'altro, per com'è nella sua interezza, con gli aspetti di forza e di debolezza, con le zone buie e quelle luminose, e che proprio a partire da questo profondo rispetto permette di intravedere nuove strade e percorsi e di accogliere se stessi per ciò che si è più autenticamente.

L'orientamento che sento più vicino e a cui io mi sono affidata è quello psicodinamico, perché, a mio avviso più di altri, mette l'accento sullo "stare in relazione". Si tratta di un approccio che è orientato a "promuovere o facilitare un cambiamento in senso adattivo" (Osimo 2017), attraverso il rapporto con lo psicologo e l'esplorazione dei modi che ciascuno ha di stare in relazione, sia con le persone reali, sia con quelle che ognuno porta dentro di sé.

Nell'ambito di questo orientamento continuo quindi a formarmi, apprendendo tecniche  che facilitano la consapevolezza di sé, il riconoscimento delle proprie emozioni più autentiche, l'ascolto del corpo - come luogo in cui esse si concretizzano e dove trovano espressione i nostri processi mentali: Training Autogeno di Base, Tecniche Autogene Superiori, I.S.T.D.P. (Psicoterapia Intensiva Dinamica Breve), Tecniche immaginative.


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